Tematiche Trattate - Psicologia e Psicoterapia

Svariati motivi possono portare a chiedermi una consulenza e ad iniziare un percorso di psicoterapia o di sostegno psicologico. Di seguito solo alcuni esempi delle tematiche che possiamo affrontare insieme.


ANSIA

L’ansia è la reazione emotiva ad una minaccia percepita e non ancora presente; in quanto tale, essa è funzionale quando legata a delle situazioni in cui è richiesta una certa attivazione dell’organismo. L’ansia porta con sé uno stato di alterazione fisiologica (palpitazioni, sudorazione eccessiva, nodo alla gola, tensione addominale, nausea…) che esprime fisicamente il livello di preoccupazione e di agitazione che si sperimenta sul piano emotivo. Nel momento in cui lo stato ansioso persiste e debilita la persona fino a renderle difficile vivere la quotidianità, oppure si attiva senza un reale pericolo in arrivo, è necessario prendersi cura di sé iniziando un percorso di psicoterapia. Solo esplorando se stessi è possibile risalire alle origini della propria tendenza a sperimentare l’ansia in questo modo disfunzionale, per comprendersi ed attivare un cambiamento duraturo.


ATTACCHI DI PANICO

Gli attacchi di panico sono degli episodi improvvisi di intensa paura ed ansia, in cui la persona vive uno stato di malessere diffuso con sintomi svariati sia di carattere fisico (come palpitazioni, tachicardia, respiro affannoso, tremori, nausea, capogiri, ecc.) sia di carattere emotivo (come paura di morire, di perdere il controllo, di impazzire, ansia fortissima, senso di smarrimento, ecc.). In genere la durata massima è di 10 minuti, ma il terribile vissuto sperimentato attiva la paura che si verifichi tutto di nuovo, alimentando un circolo vizioso che può portare all’agorafobia, nel timore che arrivi un nuovo attacco di panico in situazioni in cui non è disponibile un aiuto o sarebbe imbarazzante manifestare tale malessere. La psicoterapia è fondamentale per uscire da questa situazione di profonda sofferenza e ritrovare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di fronteggiare la vita.


DEPRESSIONE

La depressione è uno stato d’animo persistente in cui il tono dell’umore è basso, l’energia vitale è al minimo, l’interesse per se stessi e gli altri è quasi assente, non si ha voglia di stare in contesti sociali e talvolta neppure di iniziare la giornata. Questo vissuto si accompagna, spesso, ad una negatività diffusa e ad un forte senso di disistima e di autocritica che sono affiancati dalla certezza che nulla abbia più senso e, di conseguenza, diventa difficile anche svolgere le azioni quotidiane essenziali per la sopravvivenza. La depressione è legata a lutti reali o a vissuti di perdita, come la fine di una relazione, il pensionamento, una bocciatura a scuola, ma anche la nascita di un figlio, che costituisce la prima grande separazione della nostra vita. Se presa in considerazione subito attraverso un percorso di psicoterapia, diviene uno stato transitorio in cui la persona ha la possibilità di elaborare quello che le è successo, evitando che tale disagio si cronicizzi e porti conseguenze estreme.


STRESS

Lo stress è una risposta psicofisica a situazioni ritenute eccessive dalla persona che le vive. È una condizione estremamente soggettiva, per cui degli eventi stressanti per alcuni possono non esserlo per altri. Fatto sta che lo stato di malessere percepito è forte e presenta una sintomatologia molto varia e difficile da individuare, perché può riguardare la sfera fisica (mal di testa, mal di schiena, stanchezza, capogiri, ecc.), la sfera comportamentale (bruxismo, alimentazione compulsiva, difficoltà a portare a termine i compiti, ecc.), quella emotiva (rabbia, ansia, crisi di pianto, ecc.) e quella cognitiva (deconcentrazione, perdita della memoria, blocco della creatività, ecc.). Una psicoterapia può aiutare ad individuare la causa del proprio stress e ad attivare il cambiamento possibile e necessario a limitare gli effetti nocivi che ha sul benessere personale e relazionale.


OSSESSIONI

I pensieri ossessivi sono delle idee ripetitive e involontarie, che si focalizzano su preoccupazioni, paure e angosce, forti al punto da influenzare negativamente anche i comportamenti. Essi impediscono di focalizzarsi sul momento presente e si ripetono senza alcun controllo, creando un meccanismo difficile da interrompere in cui più si pensa e più il pensiero ossessivo si presenta. Nascono quasi sempre in periodi di forte stress psicologico ed il malessere percepito talvolta diventa talmente forte da impedire il normale svolgimento della quotidianità. La psicoterapia è sempre d’aiuto a limitare questa modalità di pensiero ed a renderla funzionale nell’esistenza della persona.


DIPENDENZE PATOLOGICHE

La dipendenza patologica è una condizione in cui il desiderio di qualcosa diventa via via sempre più forte, fino ad assumere il carattere di un bisogno imprescindibile per il quale si è disposti a fare di tutto, anche perché occorre sempre più impegno per soddisfarlo. Tale condizione può riguardare la ricerca di una sostanza (droghe, alcol, tabacco…) o di una esperienza (il gioco d’azzardo, lo shopping, i videogiochi…), ma anche una situazione affettiva particolare, in cui il “bisogno” percepito dalla persona trova soddisfacimento nel legame esperito all’interno di una relazione significativa, anche se foriera di sofferenza. Essa può avere conseguenze gravi nella propria vita e spesso porta ad un lento ed inesorabile isolamento sociale. Lavorare su di sé in un percorso di psicoterapia consente innanzitutto di comprendere in maniera profonda quale è il reale bisogno che si cerca di soddisfare, per poi trovare modalità nuove e non dannose per sentirsi appagati.


DIFFICOLTA’ RELAZIONALI

Le difficoltà relazionali possono manifestarsi in vari modi, a seconda della persona, della sua età e del proprio contesto di vita. Un bambino che tenta di prevaricare sempre sugli altri, un ragazzo che tende ad isolarsi, un giovane che non riesce a mantenere una relazione affettiva duratura o, al contrario, che non riesce a chiudere una storia diventata dolorosa, sono solo alcuni esempi di difficoltà relazionali che meritano attenzione prima possibile. Queste condizioni, infatti, sono espressione di un disagio personale profondo che viene alimentato a sua volta dalle conseguenze di tali modalità relazionali disfunzionali. È possibile fare in modo che tali difficoltà scompaiano, facendo un lavoro su di sé volto a ritrovare la propria dimensione ed il proprio equilibrio nei contesti sociali.


REAZIONI A TRAUMI

Qualsiasi evento personale o collettivo che genera un’alterazione del nostro equilibrio psicofisico può essere definito trauma. Il trauma, come dice l’etimologia greca del termine, è una “ferita” che può avere carattere psichico e/o fisico, con conseguenti manifestazioni sintomatologiche. La soggettività del vissuto emotivo, in ogni caso, è centrale per comprendere l’entità del trauma ed essa dipende soprattutto dal fatto che non è stata possibile un’elaborazione di ciò che è successo. Un percorso di psicoterapia individuale diventa, dunque, indispensabile per riattivare o per acquisire le capacità di elaborazione dell’evento, al fine di far rientrare lo stato di malessere psicofisico che è stato generato.


CONFLITTI FAMILIARI

La conflittualità familiare, che sia tra i genitori, tra i figli o tra genitori e figli, è una situazione molto frequente che alimenta un livello di sofferenza generale tra i membri del nucleo familiare. Un cambiamento importante, un lutto, una malattia, delle difficoltà scolastiche, l’avvento dell’adolescenza nei figli, sono solo alcuni degli stimoli che possono innescare tale conflittualità che, se non è presa in considerazione subito ed in maniera approfondita, può dar vita a varie forme di disagio. Condividere queste tematiche all’interno di un percorso di psicoterapia familiare o di sostegno alla genitorialità consente sia di prevenire l’esacerbarsi della situazione, sia di trovare un nuovo equilibrio che faccia riscoprire il senso di benessere perduto.


GENITORIALITA’ ADOTTIVA

Il percorso adottivo è lungo e costellato di eventi che ne scandiscono le fasi, dalla presentazione della disponibilità all’adozione fino al ricongiungimento con il proprio figlio. Avere la possibilità di confrontarsi in un percorso di psicoterapia consente di vivere questo tempo di attesa come un tempo di nascita del proprio sé genitoriale e della nuova famiglia, in un contesto in cui sono escluse le componenti valutative cui la coppia deve già sottoporsi secondo l’iter istituzionale. Tutti gli aspetti emotivi legati all’incontro col proprio figlio, ma anche alla relazione futura con lui, potranno essere così condivisi e vissuti con consapevolezza e serenità.