La Famiglia e la Psicoterapia della Gestalt

Negli ultimi anni ho avuto sempre più spesso la possibilità di incontrare allo studio dei nuclei familiari al completo, soprattutto quando la segnalazione avveniva per un singolo membro della famiglia, bambino o adolescente, che manifestava delle difficoltà di diverso genere.
Grazie alla mia formazione, all’esperienza di lavoro al consultorio e al fatto che la mia psicoterapeuta ha una impostazione sistemica e gestaltica, l’ allargamento del setting a tutta la famiglia, da elemento intuitivo è diventato una prassi che seguo sistematicamente, avendo sperimentato direttamente l’efficacia di questa modalità. Questo dato clinico ha alimentato ancora di più il mio interesse, al punto da farne argomento della tesi di specializzazione alla scuola di psicoterapia, intitolata: “L’approccio della Gestalt nel lavoro psicoterapeutico con le Famiglie”.
La famiglia di una persona è sempre presente nella stanza della terapia. Tale presenza può essere definita di tipo fantasmatico nei casi delle terapie individuali. Questo termine è mutuato dalla tradizione psicoanalitica e, in particolare, dal lavoro pioneristico della psicoanalista Selma Fraiberg che ha parlato di “fantasmi nella stanza dei bambini”, facendo riferimento all’eredità transgenerazionale che si attiva nella relazione genitori-figli. Il modo in cui io utilizzo questo termine fa riferimento in particolare al suo significato etimologico (dal greco phantàzo, prendo la figura da alcuno), alludendo ad una presenza interna, non reale, fatta di immagini introiettate o interiorizzate a seconda del livello di crescita personale.
Gran parte del lavoro psicoterapeutico prevede un diretto coinvolgimento di questa famiglia interna con la quale la persona interagisce costantemente, a volte in maniera inconsapevole. Questa inconsapevolezza rimanda ai casi in cui i riferimenti genitoriali sono introiettati, come Fritz Perls afferma nella sua teoria degli introietti, diventando degli elementi alieni aggiunti alla personalità, non realmente integrati in essa perché non elaborati, che anziché arricchirla, la ingabbiano e la riempiono di aspetti estranei.
Grazie agli aspetti fondanti della teoria della terapia della Gestalt, come l’unità organismo-ambiente, il concetto di campo psicologico lewiniano, il contatto e l’adattamento creativo, è possibile leggere le dinamiche che si attivano nel campo familiare, ponendo attenzione alla complessità del processo di cambiamento che riguarda allo stesso tempo i singoli membri, le relazioni tra loro e la totalità della famiglia.
La teoria della psicoterapia della Gestalt delle origini contiene, dunque, elementi che consentono un lavoro psicoterapeutico anche con le famiglie che tenga conto tanto delle dinamiche personali dei singoli membri che le compongono, quanto della complessità delle interazioni esistenti tra essi, proprio perché propone una concezione olistica dell’uomo che, di conseguenza, non può essere considerato in maniera avulsa dal suo contesto di appartenenza.
La famiglia costituisce un campo complesso in cui si muovono forze diverse e si attualizzano costantemente cicli di contatto. In quanto tale, essa diventa quello spazio-tempo di manifestazione del sé di ogni suo componente e, per questa ragione, costituisce un terreno di lavoro terapeutico molto fertile ed interessante.
Conclusione
È chiaro, dunque, che quando la presenza della famiglia diventa anche reale nella stanza della terapia, si possono osservare dei processi di trasformazione profonda, che coinvolgono più livelli: sia quello individuale che quello relazionale. Sono le forze che agiscono nel campo unificato della famiglia, espressione dell’unità organismo-ambiente che è alla base della visione del mondo portata avanti dalla Gestalt.
Fraiberg S., Adelson E., Shapiro V., Ghosts in the nursery, 1975. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 14(3)
Ossicini A., Kurt Lewin e la Psicologia moderna, Armando Armando editore, 1972 Roma
Perls F., Hefferline R. F., Goodman P., Teoria e pratica della Terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana, 1951. Trad. it. Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini editore Roma, 1997
Perls F., L’approccio della Gestalt. Testimone oculare della terapia, 1973. Trad. it. Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini editore Roma, 1977
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