7 Domande più Frequenti sulla Psicologia e Psicoterapia

Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle dei giganti.

Per trovare conforto, per affrontare un momento difficile, per avere un orientamento in momenti delicati della propria vita, per chiarire una situazione conflittuale, per ritrovare l’equilibrio perso, per non sentirsi soli ad affrontare le difficoltà, per conoscersi di più.

Chiunque lo desideri: non ci sono vincoli d’età, né di religione, né di nazionalità, né di sesso, né di patologia. In passato si credeva che le persone con diagnosi psichiatriche particolarmente severe non potessero seguire percorsi di psicoterapia. Oggi sappiamo che, invece, ricorrendo a tecniche e metodi specifici, non c’è diagnosi che impedisca di beneficiare di un percorso psicologico.

Secondo l’approccio della Gestalt che condivido, non è possibile stabilire a priori la durata di una terapia, perché ogni caso è unico. Fermo restando che un percorso di psicoterapia può essere interrotto in qualunque momento dalle parti coinvolte, la fine della terapia si percepisce e si stabilisce di comune accordo sulla base del raggiungimento del livello di benessere cercato.

Lo Psicoterapeuta è uno Psicologo o un Medico che si è specializzato dopo l’abilitazione all’esercizio della professione seguendo una scuola di formazione riconosciuta dal MIUR della durata di almeno 4 anni. Egli sostiene il paziente in un processo di esplorazione di sé e promuove in tal modo dei cambiamenti a livello profondo, a partire dalla risoluzione dei sintomi, fino ad arrivare ad una vera e propria trasformazione personale, che rappresenta l’unica prevenzione possibile di future crisi. Mentre la consulenza psicologica o il sostegno psicologico sono finalizzati ad aiutare il paziente a risolvere le situazioni problematiche che vive nel presente della sua vita, la psicoterapia consente di affrontare le stesse situazioni toccando livelli di maggior profondità e garantendo una trasformazione personale che consente il raggiungimento di un livello di benessere più solido.

No, esistono anche percorsi di psicoterapia di coppia, familiare o di gruppo. In questi casi, l’attenzione si focalizza sulle relazioni e le altre persone coinvolte attivano dei processi di risonanza delle dinamiche interne, facilitando ancora di più l’evoluzione personale. Anche se un solo membro del gruppo, della famiglia o della coppia, sperimenta una forma di disagio, gli altri possono essere d’aiuto nella comprensione e nella trasformazione di ciò che è andato in crisi.

È importante che ci sia la volontà da parte di una persona di intraprendere una psicoterapia o un percorso di sostegno psicologico, ma spesso la consapevolezza di tale necessità tarda ad arrivare proprio nel diretto interessato. Quando c’è un rifiuto da parte di un ragazzo, è necessario che le persone che si prendono cura di lui si rechino dallo psicologo per avere dei suggerimenti su come comportarsi ed accogliere l’eventualità di lavorare in prima persona col professionista per aiutare indirettamente il ragazzo.

Ogni psicologo è tenuto a rispettare il Codice Deontologico in cui è descritto e regolamentato il principio del Segreto Professionale (artt. 11 – 17): l’esistenza del percorso di psicoterapia e tutte le informazioni raccolte durante le sedute sono strettamente personali non possono essere condivise con nessuno se non su esplicita autorizzazione del destinatario delle stesse od in casi di obbligo di denuncia, ovvero qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi (art. 13). Personalmente applico questi principi anche nei casi di psicoterapia con minorenni perché ritengo che ogni persona, a prescindere dalla sua età, abbia diritto ad un proprio spazio di espressione riservato.

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